VIE DELLA POESIA e il Festival degli Aquiloni

Come testimoniato da varie fonti medievali, gli aquiloni furono inventati 2800 anni fa in Cina. Allora erano utilizzati per misurare le distanze, verificare la velocità e la forza del vento, per mandare segnali visibili a notevole distanza e, quindi, per comunicare durante le operazioni militari. Ora qui, 2800 anni dopo siamo invece a raccontare la bellezza e la delicatezza del gioco, delle risa dei bambini e della festa che questi più o meno fragili e colorati oggetti hanno assunto nell’immaginario del bambino e dell’adulto.

Mi si potrebbe chiedere quale sia il nesso tra gli aquiloni e la poesia.

Un filo sottile che unisce l’io bambino, il fanciullino, del Pascoli alla magia del volo oltre le brutture della realtà. Aquiloni e poesia sono complementari per realizzare quell’istante di bellezza che la vita, la corsa quotidiana, le differenze sociali, la povertà… ci negano!

In quest’ottica comune il Terzo Festival degli Aquiloni a Capo Peloro ha accolto “Vie della Poesia” delle nostre edizioni, per avvicinare grandi e piccini alla letteratura, alla lettura, alla poesia, all’arte che, come scriveva Goethe, è l’unica via per trovare la propria libertà. E sempre restando in compagnia di Goethe trascrivo un suo aforisma sugli aquiloni nella speranza che vi arrivi come “sfida” e ricerca di non facile felicità:

Una certa dose di difficoltà è d’aiuto per l’uomo: per sollevarsi gli aquiloni hanno bisogno di vento contrario e non a favore.

Goethe

*
Carteggi Letterari ha scelto 50 poesie circa di poeti siciliani per creare un percorso di lettura in tutta l’area destinata al Festival che avrà luogo nello splendido scenario di Capo Peloro, la mitica sirena Cariddi che ammalia con la sorella Scilla i naviganti. Vi aspettiamo il 26-27-28 aprile insieme alla Pro loco Capo Peloro, ai nostri libri e ai tanti colori degli aquiloni.

                                                                                                                 Natàlia Castaldi

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Ero fatta per essere aquilone.
Ne sono certa, dentro di me ci sono nuvole e cielo.
E vento, a volte gelido e tagliente, altre dolce, come alito caldo.
Odisseas Elitis

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L’aquilone si è rotto.
Lo spago tienilo comunque.
Ghiannis Ritsos

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Il sole scintillava sull’acqua, dove dozzine di barche in miniatura navigavano sospinte da una brezza frizzante. In cielo due aquiloni rossi con lunghe code azzurre volavano sopra i mulini a vento, fianco a fianco, come occhi che osservassero dall’alto San Francisco, la mia città ‘adozione. Improvvisamente sentii la voce di Hassan che mi sussurrava: per te farei qualsiasi cosa. Hassan, il cacciatore di aquiloni.
Khaled Hosseini, Il cacciatore di aquiloni

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Bambino, se trovi l’aquilone della tua fantasia
legalo con l’intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Alda Merini

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Lancia il tuo sogno nello spazio come un aquilone, senza sapere cosa ti porterà: una nuova vita, un nuovo amico, un nuovo amore, un nuovo paese.
Anaïs Nin

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Ognuno manda da una balza
la sua cometa per il ciel turchino.
Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza,
risale, prende il vento; ecco pian piano
tra un lungo dei fanciulli urlo s’inalza.
S’inalza; e ruba il filo dalla mano,
come un fiore che fugga su lo stelo
esile, e vada a rifiorir lontano.
S’inalza; e i piedi trepidi e l’anelo
petto del bimbo e l’avida pupilla
e il viso e il cuore, porta tutto in cielo.
(Giovanni Pascoli)

*

I figli sono come gli aquiloni,
passi la vita a cercare di farli alzare da terra.
Corri e corri con loro
fino a restare tutti e due senza fiato.
Come gli aquiloni, essi finiscono a terra
e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.
Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri
che presto impareranno a volare.
Infine sono in aria:
Gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne.
E a ogni metro di corda
che sfugge dalla tua mano
il cuore ti si riempie di gioia
e di tristezza insieme.
Erma Bombeck

*

Giorno dopo giorno
l’aquilone si allontana sempre più
e tu senti che non passerà molto tempo
prima che quella bella creatura
spezzi il filo che vi unisce e si innalzi,
come è giusto che sia, libera e sola.
Allora soltanto saprai
di avere assolto il tuo compito.
Erma Bombeck

 

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