Campagna elettorale continua

Appunti sparsi sulla situazione politica-mediatica-gossippara.

  1. Si reclamava di Renzi, ma non solo Salvini, bensì anche Di Maio è in campagna elettorale perenne. I due vice-premier sono sempre in giro per l’Italia, rilasciano ogni giorno dichiarazioni contrastanti, vanno da Floris ogni 3 mesi, cambiano fidanzata ogni 6 mesi.
  2. Le foto di Di Maio, secondo molti gay sotto copertura, che bacia la nuova fidanzata sotto le macchine fotografiche dei paparazzi, che zummano fino a far vedere la lingua di Di Maio, sono emblematiche di cosa significhi trasformare la vita politica in una campagna elettorale continua, gestita da esperti di comunicazione, dove quel che conta è fare il pieno nelle news.
  3. I 5stelle, che finora hanno sbagliato tutto, in termini di comunicazione (il ritorno di Di Battista, con le sue parolacce, non è stato granché utile, anzi), hanno consigliato a Giggetto di attaccare Salvini, di non essere più pacificatore, e così ora questa campagna elettorale continua ha avuto un’impennata, con Di Maio ad attaccare Salvini per il Family Day di Verona e ora per le sue alleanze alle elezioni europee.
  4. Vittorio Feltri, ormai in stato di delirio continuo, non si contiene più e risponde con parolacce a tutti. In tivù l’ho visto lasciare una trasmissione dicendo “Andate affanculo tutti”, su Libero titola: “Salvini sta con le famiglie, Di Maio con i gay” (vedi punto 2) a proposito del Family Day. Da tempo, i giornali su cui scrive fanno più che altro satira (di stampo destrorso-fascista).
  5. Dalla Gruber la Meloni parla addosso a tutti i suoi interlocutori (Scanzi, Damilano), impedendogli di fatto di concludere le loro domande e osservazioni, e poi reclama che non la lasciano rispondere. Buon fascista non mente.
  6. Zingaretti prosegue la sua marcia ottusa per incarnare il prossimo leader incapace del PD (per quanto più simpatico di Renzi). Dopo aver detto che vuole cambiare tutto e, nello stesso giorno, aver fatto tornare Zanda e la renziana Serracchiani, ha posato con Calenda per il nuovo simbolo del Pd. Non si sa ancora se il Pd si alleerà con il MdP di Bersani, nel qual caso Giachetti ha già minacciato di lasciare. Intanto Zanda chiede un aumento di stipendio dei parlamentari e Zingaretti casca come i suoi predecessori nella trappola dei proclami di Di Maio e Salvini dichiarando che nel governo ci sono due sensibilità diverse, che sono divise su ogni cosa. Discorso che non fa guadagnare un solo voto e semmai fa chiedere: se i 5stelle sono tanto diversi da Salvini, perché mai non pensate di governare con loro? Tutti chiedono a Zingaretti, con chi volete governare se non con loro? I numeri non potete averli, col proporzionale, per governare da soli, quindi? La risposta, ottusamente, non arriva. Zingaretti vive fuori dalla realtà come i suoi predecessori.
  7. Pennac ha detto di aver fatto una sciocchezza a sostenere Battisti, a firmare la petizione contro la sua estradizione. Dice: Battisti ha mentito a noi e a Mitterand, chiedendo asilo in Francia. Caro Pennac, se Battisti, un evaso che si è sottratto alla giustizia italiana, condannato per 4 omicidi, mente a Mitterand, ti sembra strano? In Italia, intanto, nessun intellettuale che ha firmato la petizione per Battisti, che io sappia, ha fatto mea culpa.
  8. Alla ricerca di eroi: dopo i due ragazzini del bus di Crema, chiamati eroi, che si sono montati la testa, è venuta l’ora del ragazzino italiano de Roma, romanissimo. Salvini si è fatto vedere insieme ai due ragazzini, che sono come figli suoi, ha dichiarato, per dare loro la cittadinanza onoraria. Da sinistra nessuno ha detto alle famiglie marocchine ed egiziane che sono vittime di strumentalizzazione politica, di ribellarsi a Salvini, di rifiutare questo privilegio e di battersi per lo Ius soli. Ma tant’è.
  9. Il quindicenne di Torre Maura, ecco il nuovo eroe che accende la speranza della sinistra, questo ragazzo de Roma che si oppone a Casa Pound, dicendo loro che se la prendono sempre con i Rom o con i migranti. Su facebook ho letto grande stupore, grande speranza, l’Italia che non è perduta se ci sono ragazzi con lui. Poi arrivano le critiche al suo lessico, alla sua grammatica poco italiana e molto romanesca, analisi linquistiche e semiotiche sul suo discorso, poi altra difesa. Com’è che la sinistra si esalta sempre per questi casi?
  10. Comunque, in Spagna dopo il governo democristiano (che ha represso i pacifici catalani) è caduto anche quello socialista, in Germania sono alla paralisi, aspettando che Merckel esca di scena aumentano i neonazisti, in Francia Macron è ai minimi storici e imperversano i gilet gialli, in attesa della vittoria di Le Pen e Melanchon alle europee (sovranista di destra e di sinistra), in Inghilterra con la May da non ricordo quanto tempo non hanno ancora capito come fare la Brexit, in America c’è Trump. Di cosa ci lamentiamo?

Lorenzo Galbiati

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