Pillole di poesia – Gabriele Borgna

di Ilaria Grasso 

C’è qualcosa di più persuasivo del profumo? Il profumo rimane fermo nella nostri ricordi ed è difficilissimo rimuoverne la sua capacità evocativa. Già Proust ne aveva sottolineato questa grande capacità attraverso quello che tutta la letteratura identifica come “madeleine proustiana”. La ragione è prima di tutto fisiologica. Difatti la sede del cervello che codifica i profumi è attaccata a quella della memoria. Per questa ragione diciamo che i profumi sono indelebili. Borgna in questi bei versi rappresenta con precisione questo percorso non facendoci mancare immagini leggere lasciandoci liberi di ricordare l’essenza che più ci è cara. E ci fa entrare anche un pochino nel suo mondo fatto di sottili e delicate riflessioni che ci avvolgono come un’essenza coccolandoci con il suono delle parole da lui usate e la tenerezza dei versi.

Profumo

Brezza che non spira al presente,

ma sorprende l’olfatto fremente

con l’essenza d’altre idi di marzo

che qualcuno laggiù, nel lontano,

avrà colto su prati percorsi

da passi leggeri.

 

Da ARTIGIANATO SENTIMENTALE  Puntoacapo Editrice

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