Un dolore adulto. 21 anni sono trascorsi dalla scomparsa di Jeff Buckley

di Cinzia Accetta

Oggi, 29 Maggio 1997. Memphis, Tennessee.  Jeff Buckley è a Memphis per registrare il suo secondo album, il seguito del celebratissimo Grace. Nel tardo pomeriggio esce con l’amico Keith Foti, sono attesi  allo studio di registrazione ma si fermano per una deviazione. Sono le 9 di sera, fa caldo Jeff indossa stivaletti neri e una t-shirt con la scritta “Altamont”; è lui ad avere l’idea di “andare giù al fiume”, nei pressi del porto fluviale. Il fiume è il Wolf River, un affluente del Mississippi. Jeff non si toglie neanche gli scarponcini ed entra in acqua risoluto.

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Il destino non da spiegazioni.

‘Jeff entra nel Wolf River (…) e comincia a nuotare. Canta insieme a Robert Plant, canta il ritornello di Whole Lotta Love, mentre l’amico a riva si sgola, pregandolo di fare attenzione. Lo invita un paio di volte ad uscire. Buckley continua a nuotare fino ai piloni del ponte autostradale che attraversa il fiume. Ormai è quasi buio. Keith gli urla di stare attento: c’è un battello che arriva dalla direzione opposta (…); Jeff si sposta, ma evidentemente troppo tardi. La corrente provocata dall’elica del motore del battello lo tira giù. Keith non si accorge di nulla; l’onda provocata dal passaggio del barcone gli finisce addosso (…). Una questione di secondi. Quando torna a guardare verso il fiume, Jeff è scomparso’ (da Aspetto nel fuoco di Chiara Papaccio)

Il cadavere viene ritrovato solo il 4 giugno, avvistato da una barca di passaggio. Nel suo sangue non vengono ritrovate tracce di droga, né una quantità significativa di alcol.  Jeff Buckley aveva 31 anni.

Jeffrey Scott Buckley nacque il 17 novembre 1966 ad Anaheim, nella contea di Orange, in California, unico figlio del cantante e cantautore Tim Buckley.

Jeff Buckley Live
Jeff Buckley Live

Bob Dylan lo definisce ” uno dei più grandi compositori del decennio”

Grace nel 1994 è l’album d’esordio e l’unico ufficiale. Oltre a 7 pezzi inediti, l’album includeva 3 cover: “Lilac Wine”, basata sulla versione di Nina Simone, “Corpus Christi Carol” di Benjamin Britten, e “Hallelujah” di Leonard Cohen, che gli portò il successo per via de “l’eccellente interpretazione”, come la definì il Time e inclusa da Rolling Stone’s nella lista “The 500 Greatest Songs of All Time”.

I testi – veri tormenti dell’anima e del profondo — pescano nel repertorio del padre Tim, ma anche di Bob Dylan, Leonard Cohen e Van Morrison. Il lavoro contiene dieci tracce: tre composte da Jeff, due in collaborazione con l’amico Gary Lucas, una con Michael Tighe e una con Mick Grondahl e Matt Johnson, più tre cover, tra le quali, da brivido, la meravigliosa “Halleluja” di Cohen.

Jeff

Jeff Buckley Discografia

Full-length albums:
Grace Around The World – Release: 2009 Columbia/Legacy
So Real: Songs From Jeff Buckley – Release: 2007 Columbia/Legacy
Grace Legacy Edition – Release: 2004 Columbia/Legacy/SONY International
Songs to No one 1991-1992 – Release: 2002 Evolver
Live At Sin-É: Legacy Edition – Release: 2003 Columbia/Legacy
Live at L’Olympia – Release: 2001 Columbia
Mystery White Boy – Release: 2000 Columbia Records
Sketches For My Sweetheart The Drunk – U.S. release: May 26, 1998, Columbia Records
Grace – U.S. release: August 23, 1994 Columbia Records ep’s:
Grace EP’s Box Set – release: 2002 Columbia Records
Grace ep – release: 1996 Columbia Records Australia
Eternal life ep – Release: Columbia records Austria
Live from the bataclan ep – Release: 1995 Columbia Records Austria
Eternal life ep – Release: 1995 Columbia Records Australia
Live at sin-É 4 Song-ep – US Release: 1993, Columbia Records

Singles:
Everybody here wants you – release: 1998 Columbia Records
– (Grammy Award Nominated Performance)
So Real – release: 1996 Columbia Records Australia
Grace – release: 1995, Columbia Records Europe
Last Goodbye UK limited edition – release: 1995, Sony Records England
Last Goodbye – release: 1995, Sony Records Europe, Japan, England
Last Goodbye – release: 1995 Columbia records Australia
Lost Highway – release: 1994 Columbia Records

Compilations:
Q The Anthems: 2009 (UK)
My Sister’s Keeper (Soundtrack): 2009
Kerouac – Kicks Joy Darkness: 2006 (Re-Release)
Heights (Soundtrack): 2005
Songs And Artists That Inspired Fahrenheit 9/11: 2004
Vanilla Sky (Soundtrack): 2001
Rare on Air, Vol. 4: 1998
Modern Day Storytellers: 1998
Closed on Account of Rabies: Tales of Edgar Allan Poe: 1997
Kerouac: Kicks Joy Darkness: 1997

4 pensieri su “Un dolore adulto. 21 anni sono trascorsi dalla scomparsa di Jeff Buckley

  1. Non lascerò che il tempo si perda in me.
    Andrò giù al fiume,
    col mio livido al cuore, disperdendo
    quello che potrebbe rivelarsi
    come l’ultimo e il primo dei miei rimpianti.
    Accostandomi al suolo, prima che sia giorno,
    penetrerò di tenebra in tenebra,
    tossendo ad un’anemica luna
    il mio vecchio refrain che nega lutti e rovine.
    L’acqua che mi bagnerà il volto non tornerà
    e porterà con sé ciò che, fino ad allora,
    nei miei occhi, del mondo, è accaduto,
    adesso fermandosi nel singolo riflesso,
    ora turbato, o emozionato, in una
    lacrima ingessata di vento.
    No. Farò in modo che il tempo si perda in altro,
    poiché io non esisto
    e, dunque, non mi ha mai conosciuto.
    Ciò che d’amore ti bagna talvolta non torna,
    forse come una carezza distratta.
    Adesso è la luce a distinguere,
    dalla mortale corrente, l’onda che già prepara
    la sua bolla d’aria sospesa nel letto naturale
    del giorno.
    E tutto attorno la storia da sola si sfoglia
    dinanzi al ritmo profondo dell’anima che passeggia
    libera, mentre qualcuno canta. E la vita scorre…