Carteggi Inediti : Mater – di Maria Pia Quintavalla

Per Carteggi Inediti, oggi proponiamo Mater – Inediti di Maria Pia Quintavalla (a cura di Laura Liberale)

 

Mater

 

I) Due sono una

E’ forse questo il tremito, in occhi sconosciuti

i miei, già conosciuti –

è forse vero il verso che dice il tocco,

i salti della voce. Lei è cresciuta

non parla la tua voce.

presa per mano ti guardava tornare, e poi andare,

mi seguitava il corpo, ne assecondavo

il suo respiro, due sono una

ora è uno e uno. Ora

i suoi occhi luccicano con una margherita

appesa al lobo ma di luce propria

senza infingimenti e lei là, un gran andare

per una corsa sua segreta,

tra fili d’erba e treni, caramente

d’oro il suo sorriso.

*

Lei non ascolta, se cammina non ti vede più

sei tu alle spalle, la conosci

dal silenzio dei passi, lei non corre

più accanto alla tua vita ma davanti,

la sospinge e spinge via

Lei non sa nulla

ma se la guardi appena, dietro al viso c’è

ancora quel sorriso e gesto pieno

della mano ha il volo di un gabbiano

nato intorno al seno, ne aumenta le parole

nate dal futuro.

Nel giorno che precede, la vedrai

varcare sola, e sola sarai tu che là

pazienti sulle orme delle mani cerchi

il tuo sangue quando volata via

con te, ma dolcemente, piano

in una sua salita

ne disegna l’arco intero di una vita

piccola più della tua, sognata.

*

Era figlia già quando nessuno conosceva,

era lombrico molle piccolo

nella tua mano, e silenziosa.

Ora che scappa e ride con le amiche

piano poi copia parole da poeta,

da una canzone, come un’orsa agile leggera;

dicono non ti somigli, e invece

piano, lei scrive in versi la sua notte,

si trucca gli occhi, ride. Si seduce.

L’immagine che guarda fissa è la sua vita

non lo sai se è aperta

o chiusa al tuo orizzonte ma

decisa, scende dalla sua strada

in una sua radura…

Ogni mattina,

chiude piano le porte.

 

II) Nata dal riso

Essa è più felice di te che, di fortuna

la vedesti nascere alla vita.

Lei tace ride, si compiace. Aspetta

i tempi delle sue radure. (L’amore

la seduce, il corpo dondola ma esplode

nell’ansia di una primavera forte,

piena di odori. E lei profuma),

dice alle amiche, tagga sul video

una sua luce. Poi si gira e ti scopre

alle sua spalle, ne urla, ride;

non sa come tenere esorcizzato quel demone

che è un’Altra donna, una che in piedi

crede specchiarsi

nelle sue gambe nude. Non capirà.

*

Lei è più libera più umana, non conosce

guerre, né latitudini del nero

il novecento appena lo ha leccato ma dopo,

quanto venne valicato

nel suo tam tam sinuoso, si è raccolta.

Dorme o ticchetta i suoi messaggi, pensa

nella luce ,e intanto in semicerchio

si accavalla ai corpi delle amiche

in cerchi di fumo e di parole

vola via leggera, si traduce.

*

Tu ti distacchi e sposti, la guardi scivoli

via piano per non ferirla ti mostri neutra

amica, taci, ma lo diresti

quanto sangue e voce ci è voluta per tagliare

quel cuore intero in una luce sua,

che ti divora. Scompare se

c’è un emblema vostro, lei lo saprà

capire, lei non ha paura.

Tu, una chiave di notte

nel suono delle sue parole ti ha acceso

il video della mente e poi, non turba più

per quella mano speculum sul cuore

ti senti piccola, e sperduta;

la sua nascita va verso la tua morte.

Ma lei serena guarda e stacca, non capisce.

*

Uscendo piano dalle porte, credevi non udire

quel pianto secco che ti prese nel salutare,

quando tua madre nell’abbandonarti

ancora, una seconda volta se ne usciva

zitta e solenne, verso il suo bell’ade,

fasciata in oro – andare nella vita –

Ma Lei Sarà, nata dal riso

domina nella silhouette radiosa,

circonfusa.

Maria Pia Quintavalla, nata a Parma, vive a Milano. Suoi libri: Cantare semplice, Tam Tam‘84, Lettere giovani Campanotto ’90, Il Cantare, Campanotto‘91, Le Moradas, Empiria‘96, Estranea(canzone)Manni 2000, introduzione di A.Zanzotto, Corpus solum, Archivi‘900, 2002, Album feriale Archinto 2005, Selected Poems, Gradiva 2008, N.Y., China, Effige 2010, I Compianti, Effigie 2013/’015, Vitae, La Vita felice 2017. Cura dal 1985 la rassegna,e relative antologie, Donne in poesia, e le sue rubriche Scrivere al buio, Le Silenziose Book City Milano, Muse, Autori Resurrezioni (Expo cultura),Casa cultura di Milano. Ha curato il convegno naz.le Bambini in rima/La poesia nella scuola dell’obbligo, Allfabeta 1988. Premi: Tropea, Cittadella, Alghero Donna, Nosside,Borgomanero, Montano, Città S.Vito, Contini, Metauro, Alda Merini, Pontedilegno, Città di Como, Europa in versi. Cinquina al Viareggio.
Tradotta; collabora con Laboratori lingua italiana scritta a Lettere, Università agli studi di Milano.

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