Raffinato ”Hommage à Morricone et la Dance” al Palacultura Antonello

di Marta Cutugno

Dagli anni del mio esordio a oggi si è passati attraverso l’alta fedeltà, la riproduzione sempre più perfetta del suono, l’arricchimento tramite messaggi video. Tutto è diventato più accurato. E il mio modo di scrivere testimonia sempre l’esigenza di andare avanti lungo un percorso creativo.”  Ennio Morricone 

Messina. Sold out al Palacultura Antonello per “Hommage à Morricone et la Dance” in scena domenica 8 aprile per la regia di Valerio Vella, una coproduzione Filarmonica Laudamo, Marvan Dance Group e Sinfonietta Messina. Nell’aere, un sentito e gradevole tributo al compositore Ennio Morricone, premio Oscar vicino alla novantesima primavera, proposto come itinerario attraverso le tappe sostanziali della sua produzione. Ed è infatti in questa direzione che lo spettacolo muove i suoi raffinati passi: una selezione di grandi successi che abbraccia non soltanto il cinema western ma anche il cinema di impegno in veste sentimentale e drammatica, le produzioni americane, i componimenti per generi televisivi, e la discografia che rimanda agli anni d’oro della RCA italiana al tempo di Mina, Gino Paoli e molti altri grandi interpreti. Sul palcoscenico del Palacultura Antonello, l’Orchestra Sinfonietta Messina diretta dal M° Enzo Spinoccia che ha curato anche gli arrangiamenti, 28 coristi del Liceo Classico Maurolico diretti da Agnese Carrubba insieme al soprano Martina La Malfa ed il corpo di ballo della Compagnia Marvan Dance Group che ha segnato un punto di elegantissima e profonda unione tra musica ed arte coreutica. Le coreografie firmate da Mariangela Bonanno, Giorgia Di Giovanni, Alice Rella e Gianni Rosaci operano amabile sintesi tra continuità del movimento e lirismo intensamente viscerale nelle movenze di Domelita Abate, Gianluca La Spada, Matteo Gentiluomo, Jo Prizzi, Alice Rella, Daniele Sciarrone, Danilo Smedile, Kostyantyn Hryhor’yev, Ludovico Gallo, Ludovica D’Angelo, Chiara Irrera, Elisabetta Magistri, Rebecca Pianese, Robert Susu nel ruolo cameo e la partecipazione straordinaria di Sebastiano Andrea Meli, già ballerino solista nella Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini.


Il programma trova prima espressione in un medley sulla “Trilogia del dollaro”: le colonne sonore che dal ‘64 al ‘66 accompagnarono le avventure dell’Uomo senza nome in “Per un pugno di dollari”, “Il buono, il brutto e il cattivo” e “Per qualche dollaro in più” segnando l’inizio di un genere, instaurano immediatamente la caratteristica atmosfera spaghetti-western del cinema di Leone, atmosfera tanto cara al pubblico da perdonare, in apertura, pochi attimi di incertezza. In “Addio ai monti” da “I promessi sposi”, la miniserie del 1989 prodotta dalla Rai, la delicata interpretazione dell’orchestra è sorretta dall’appassionata danza di una coppia che, seppur giovanissima, si lascia andare in un passo a due coreografato da Rosaci e pregno di grande intensità emotiva. Per “La leggenda del pianista sull’oceano”, pellicola cinematografica di Tornatore sul celebre “Novecento” di Alessandro Baricco, un ballerino volteggia in balia delle onde ed affonda le mani sui tasti di un pianoforte immaginario lasciandosi cullare dalle note ammalianti di Simona Vita al piano solo, nella coreografia sognante e narrativa ad opera di Giorgia Di Giovanni. Voce solista in “Hommage” è quella di Martina La Malfa che meglio si muove nei brani dedicati alla produzione pop del compositore romano, primo fra tutti “Senza fine” con la presenza di Giancarlo Parisi al sax ed un gioco di luci e grandi ombre sulle pareti laterali della sala. L’ottimo disegno luci è di Antonio Rinaldi. L’“Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, con le coreografie di Alice Rella, costituisce sicuramente uno dei momenti più suggestivi dell’intero spettacolo, tra i più riusciti nell’insieme musica/danza. Dopo “C’era una volta il West”, “C’era una volta in America”, “Giù la testa”, la corsa al finale comprende musiche da “Nuovo Cinema Paradiso”, “Mission” e da “Gli intoccabili”. Il M° Enzo Spinoccia guida egregiamente i 25 elementi dell’Orchestra Sinfonietta prediligendo, con i suoi arrangiamenti, la giusta centralità sulle qualità timbriche ed un alto gusto nel trattamento delle dinamiche. Preparato e puntuale il Coro del Liceo Classico Maurolico diretto da Agnese Carrubba, regala una performance dai suoni composti ed omogenei. Il pubblico coinvolto ha molto apprezzato l’Hommage nella sua armonicità e lo ha dimostrato con lunghi applausi ed ovazioni.

@Giuseppe Paone Photographer

“La musica poi è intangibile, non ha sembianze, è come un sogno: esiste solo se viene eseguita, prende corpo nella mente di chi ascolta”. E.M

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