Carteggi Inediti : quattro poesie di Stella N’Djoku

Per Carteggi Inediti, proponiamo quattro poesie di Stella N’Djoku – a cura di Laura Di Corcia.

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Quanta tenerezza ci vuole
per chiamarti per nome.

Mi chiedo spesso il perché
di noi

se la terra era già
e gli elefanti hanno da sempre
quel nome.

Si gira mai il collo delle giraffe
per abbracciare i baobab?

Taciamo: nessuno racconterà
l’importanza di pioggia
e cascate.

Solo amare è per sempre

come il sangue
che unisce.

 

***

Dammi un bacio,
 solo uno.

A me
 che prima di te

non ne ho chiesti

a nessuno.

 

***

A metà
tra mare deserto e più su
montagne e foreste

Senza radici
spalle atlantiche abbastanza
per sopportarne il peso

Non posso contenere
ciò che mi contiene.

 

***

Addio è funzione del tempo
le labbra a ricongiungersi
pronunciata la “o”.

Ci sveglieremo un giorno
senza più sole o carezze da farci

e saremo stelle
rammaglianti universi.

 

Stella N’Djoku nasce il 27 giugno 1993 a Locarno, da madre svizzera di origini italiane e padre svizzero-congolese ed è laureata in Filosofia.

Con l’inizio degli studi universitari, comincia il suo percorso giornalistico con il mensile, inserto del Corriere del Ticino, L’Universo, il giornale universitario studentesco indipendente della Svizzera italiana, del quale è stata direttrice, vincendo il Premio Speciale del Credit Suisse for Excellent Writing nel 2015 e nel 2016. Collabora con Corriere del Ticino, Giornale del Popolo e catt.ch.

Nel 2012 si classifica quarta al Premio Chiara Giovani e nel 2013 con Morire per amore è possibile? Due miti a confronto vince la nona edizione del Matheton Agon, Premio indetto dall’Università di Basilea che promuove la cultura greca e che premia ogni anno il migliore e più innovativo lavoro di ricerca in questo ambito. Dal 2015 organizza eventi legati al mondo della scrittura e dal 2016 cura la direzione artistica di alcuni eventi del LongLake Festival di Lugano (Divisione eventi e congressi) e collabora con eventi puntuali a favore dell’integrazione sociale per la Divisione socialità e sostegno della Città di Lugano. Nel 2017 inizia a lavorare per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana.

Alcune sue poesie vengono pubblicate sulla Rivista Letteraria Graphie, in Atelier – Gli artigiani della parola. Trimestrale di letteratura, poesia e critica e vengono tradotti in spagnolo dal Centro Cultural Tina Modotti.

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