Pillole di poesia: Bruno Lugano

di Ilaria Grasso

 

Perdonare sembra un atto semplice e per molti sembra esaurirsi nella semplice frase “ti perdono”. In realtà il perdono è una pratica di umanità che si svolge in maniera costante nel tempo. Ogni volta che interloquiamo con qualcuno che abbiamo perdonato è innata la tentazione a rinfacciare, considerando gli eventi passati che ci hanno ferito. Allora forse quel perdono non è avvenuto realmente perché magari non c’è stato un dialogo autentico. Ma sappiamo bene che spesso nella vita dobbiamo fare pace anche senza quel dialogo che può anche non avvenire mai. E’ necessario dunque andare al di là di tutte le cose possibili per fare sì che i nostri occhi sappiano vedere oltre per evitare che la rabbia o la tristezza si trasformino in un condizionamento così forte da impedirci ogni nostra libertà futura compresa quella di donarsi, conditio sine qua non di amore e dunque di vita.

Il destino della luce è il perdono,
Lì la luce sta di casa.
Ed io che già mi irritavo,
per non trovare una destinazione più viva alla luce,
come quando non trovavo una destinazione ai tramonti.

Sarò un corpo invecchiato
una gioventù ancor più giovane.
Sarò un giovane ancor più giovane,
ed un vecchio ancor più vecchio.
C’è gente qui che palleggia per sé,
un cimitero quando l’ora non è ancora pronta.
L’uno è un calice di luce nella notte

NEL ROVESCIO DEL PERDONO – Marco Saya Edizioni

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