FLASHES E DEDICHE – 64 – BRAVA(I) GIULIA

Un altro bel libro edito nel 2017 da CartaCanta è sicuramente Cuore quarantena di Giulia Bravi. Il motivo principale non è tanto nell’originalità dell’idea ma nell’aver dato vita ad una architettura ben precisa, armonica e costruita con perizia. La Bravi prende spunto da avvenimenti realmente accaduti, attinti dall’archivio storico del Banco di Napoli e su questi ruotano le cinque sezioni del lavoro. Affronta pure il rischio di un paragone con Spoon River ma qui siamo lontani dal concept di riferimento. La Bravi rende giustizia a voci e fatti dimenticati ed ogni ri-costruzione poetica diventa atemporale, ben scritta e scava dentro il verso con effettiva maturità e padronanza. Come nel caso della Iuliano della settimana scorsa, trovo fuorviante definire continuamente “giovane” l’autrice, che ha stoffa da vendere ed un dettato forte e personale che la distinguono senza dubbio alcuno. L’Ospedale degli incurabili con cui termina il libro, è un luogo in cui, chi vive di poesia, si trova spesso.bravi1

 

 

 

Impotente l’amante che bacia
la febbre dell’altro e non cura.
Certe veglie non bastano
– la tua voce al cielo
è arrivata troppo tardi.
Amare forse è questo
chiedere salvezza
e non poterla avere.

 

 

È per tua madre
per il sacrificio d’amore
la tua nascita per la sua vita
che ti alzi, Mustafa
e le gambe non cedono
alla gravità del male
– il non capire degli uomini.
Solo per lei
ti alzi e accetti
la maledizione
di essere un uomo
senza essere creduto.

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