[Poiesis]: Vivian Lamarque legge “Cicatrici” e “Cucivi”

Vivian Lamarque legge “Cicatrici” e “Cucivi così bene”

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Cicatrici
Con gli anni i miei amici
sono diventati tutti ricamati
puntini metallici precisi, delicati,
li hanno qua e là cuciti e ricuciti,
chi all’addome, alla gola,
chi al ventre, agli occhi, alla mano,
chi sul petto, proprio dove sotto
gli batte il cuore.
Al mare, alla bella luce del sole,
come risplendono le care cicatrici
dei miei amici.

Cucivi

Cucivi così bene,
e saldamente, come
col fil di ferro.
I miei punti invece
tu andata, non tengono
niente, sbaglio spolette,
imbastiture, gli aghi
cadono i nodi si snodano
i bottoni appena attaccati
si staccano gli orli
ondeggiano,
come scuoteresti la testa.
Tu andata mi si è scucito
il guardaroba, il mondo.

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