FLASHES E DEDICHE- LA RADICE DI LUPPI- 32

Tra le espressioni aberranti del sottobosco pagano della poesia sicuramente potremmo mettere : autore emergente – autore esordiente. Simili boiate lessicali lasciano il tempo che trovano.  Le persone scrivono. Il resto fa parte della dietrologia economica-speculativa della finta editoria. Accade poi di imbattersi in una “Operluppia prima”. Eretica Edizioni ha pubblicato recentemente una di queste di sicuro rilievo. “dalla parte della radice” di Marco Luppi è indubbiamente un libro interessante,  ben costruito, un libro che nella sua evoluzione diventa in diminutio. Una costruzione, un’architettura ben delineata e matura. Luppi mastica bene la materia poetica, ruminando una solida base di conoscenze e mescolando la sua erba di versi. Un ottimo inizio..lo aspettiamo con altre prove per confermare quanto di buono ha offerto in antipasto.

 

ELOGIO AL PERDENTE

 

Il vincitore è sempre banale.

Tutte le vittorie sono mediocri,

sono le miserie di un perdente

che nasconde le proprie sconfitte.

Fare –dell’inganno l’intrattenimento

dietro l’angolo del fallimento.luppi2

Bere. Fumare. Bestemmiare

-baciare, lettera, testamento-

come se non ci fosse domani.

Chè –come sempre- non c’è che un domani

 

Senza sconfitta non c’è talento.

Senza talento non c’è perdono.

Un talento che non va perduto

è un talento che va perdonato.

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