Oggetto e circostanza, Gino Scartaghiande: un libro così importante

di Giampaolo De Pietro

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Gino Scartaghiande, Oggetto e circostanza, Il Labirinto Poesia  2016

(…)
Essi stanno giorni interi
a passarsi tra le mani
inguaribili ipotesi di nascita
(…)

Vivere questo libro non come con quei “prodotti stampati” da lasciare immacolati nella loro carta a stampa digitale e inchiostro immobile – lasciati: abbandonati a chissà quando, sia pure “a mai”.

Non abbandonare questo libro – lasciarsi chiamare, com’è naturale alla più consona lettura.

Gino Scartaghiande è, sì – potrebbe dirsi senza assolutizzarne il dato biografico o bibliografico – il contrario del “troppo editato” autore – il poeta dei “Sonetti d’amore per King Kong”, un libro che risale al 1977, uscito per volontà di Elio Pagliarani presso la Cooperativa Scrittori. Un libro forte e indimenticabile. Undici anni dopo usciva “Bambù (questioni di provincia)”, per Rotundo (Roma) editore ben presto scomparso dalla scena.

Ho conosciuto il suo nome grazie a Giacomo Cerrai e al suo notevole sito Imperfetta ellisse. Avevo sfiorato qualche volta Bambù in biblioteca. Una volta letto non ho potuto fare a meno di interessarmi alla sua opera, così intensa, altra nei “modi” della poesia italiana (quella più o meno nota). Direi che si tratta, a mio avviso (e letture nel tempo), della poesia più vicina a quella di un altro amato autore, Beppe Salvia, e lo è stato davvero anche storicamente, Scartaghiande vicino a Salvia (sono stati amici negli anni Ottanta a Roma). Di quei “momenti” sono le esperienze delle riviste Braci e Prato pagano (stampate in ciclostile dagli autori stessi).

Il poeta, in quegli anni, era accomunato agli amici artisti gravitanti attorno alle due riviste anche da un’idea di editor – e sia le riviste che i pochi libretti di poesia pubblicati non avevano neppure l’aria di “prodotti da commercio”, piuttosto manufatti (ad arte, e artigianali). Gli autori nutrivano il piacere (forse anche dovere) di riconoscersi non solo nei contenuti delle pubblicazioni ma anche in un oggetto bello in sé.

Un ringraziamento davvero speciale va all’editore (edizioni Il Labirinto) che ha voluto esaudire il desiderio di alcuni di noi di “riavere” i due libri, difficilissimi da reperire, dell’autore raccolti in questo volume contenente “tutta” la sua opera, oltre a testi inediti fino ad ora in volume o mai pubblicati.

Dato che sono riuscito davvero a dire pochissimo di questo libro, allo stesso modo – per “invitarvi alla curiosità” – ho fotografato alcuni versi dallo stesso.

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