Lolo e l’Edipo francese

14199403_835743709894032_2995802741370108780_n

Gradevole ma privo di lampi di creatività. Spesso superficiale, seppure con un tocco da commedia che sa intrattenere, lasciando una porta aperta a qualcosa di più. Un qualcosa di più che però non arriva mai, con conseguente delusione per lo spettatore. Promette in fase iniziale e poi si fa vedere, senza lasciare tracce significative, “Lolo – Giù le mani da mia madre”, sesto lungometraggio firmato dall’attrice e sceneggiatrice francese Julie Delpy, la protagonista di “Tre Colori: Film Bianco” di Kieslowski e della trilogia diretta da Richard Linklater (da “Prima dell’alba” a “Before Midnight”).

 

Scritto dalla stessa Delpy con Eugénie Grandval, il film racconta in chiave di commedia l’Edipo disturbatissimo di un odioso giovane con aspirazioni artistiche, Lolo (Vincent Lacoste), che con cattiveria elimina tutti i compagni della madre (Julie Delpy nei panni della parigina Violette). A farne le spese è soprattutto il rozzo e provinciale Jean-René, sprovveduto dopo il trasferimento a Parigi ma anche geniale informatico destinato al successo, incarnato da un attore divertente come Dany Boon.

Tra dialoghi e situazioni alla “Sex and the City” (come complicità femminile), con il gusto per i doppi sensi e le battute a sfondo sessuale, l’impianto narrativo si trascina tra qualche momento gradevole e la sensazione prevalente di assistere a una piccola commedia scontata, che non spinge il pedale nel segno dell’approfondimento e dell’imprevedibilità.

La nevrotica e ipocondriaca Violette, il mondo della moda e quello della nuova religione tecnologica, il lato oscuro nel rapporto genitori/figli (compreso l’epilogo con sorpresa finale), le trame diaboliche di Lolo e le ingenuità di Jean-René, tutto scorre in superficie e non riesce a rendere memorabile, in termini di cattiveria da commedia e di divertimento, un film che vorrebbe raccontare la contemporaneità con il sorriso sulle labbra.

Marco Olivieri

Dal settimanale Centonove Press dell’8 settembre 2016, rubrica Visioni.

Immagini tratte dalla pagina Facebook della Warner Bros. Comedy.

Rispondi