Enrico Gullo, inediti

“…) qualsiasi cosa che) (non sembra / poesia (nella mia poesia) (è poesia”. Riprendo questo distico di Franco Beltrametti dal bel testo che Giulia Niccolai gli ha dedicato, su Alfabeta2, per parlare degli inediti di Enrico Gullo, che presentiamo qui di seguito.
Queste “prove”, infatti, intessono una relazione molto evidente con la poesia di Beltrametti, a partire da un frammento di lavorazione, qui omesso, dove i testi di Gullo ricevono il titolo iper-esplicito di “dieci tentativi beltramettiani”. Rispetto al modus beltramettiano – quello, almeno, in cui la concentrazione del gesto poetico crea una materialità opaca (ma, nel suo lato B, luminosa) della parola, poi ripetuta e variata fino a diventare mattone di costruzione di una certa forma di “poesia concreta” – le prove di Gullo mostrano una concretezza che è anche esistenziale ed etica, malgré tout… o forse a causa di tutto questo.
L’esposizi0ne ostensoria del lavoro del poeta e la sua posizione etica (che ricordano, per vaga assonanza tematico-ideologica di fondo, sebbene per nulla attestabile sul piano formale, le esecuzioni di Giuseppe Nava) travalicano l’esperimento, negando ogni possibile epigonismo (perché allora bisognerebbe notare anche tutte le filiazioni canoniche di questa poesia, già apparsa con altri testi su formavera, a partire da Zanzotto, e questo non ci sembra interessante…). Si ricollegano, piuttosto, alla politica testuale che innerva il prologo, dove si ri-attualizza la dimensione edipica dei rapporti tra partiti comunisti e movimenti, ribadibile, e puntualmente ribadita, anche in articulo mortis.
Tuttavia, “quando morirà anche l’ultimo comunista”  riecheggia anche la nota frase “quando morirà anche l’ultimo testimone”: testimone della poesia di Beltrametti, in un momento in cui varie tensioni canonizzanti si accaniscono su quella fase della poesia italiana, Gullo – è bene dirlo, per una voce poetica già matura – non parla con i o dei morti, parla la morte che lo parla.
Che altro è la poesia (se non il testo, o la testa) in cui una pallottola…? (l.m.)

Quando morirà anche l’ultimo comunista
sarà forse il momento in cui
si scioglierà questo storico Edipo


PROVA 1

Per tutta la vita
non ho voluto altro, in fondo,
che essere quello
che un giorno si beccherà
una pallottola in testa

PROVA 2

in fondo non ho voluto
altro, da una vita,
che passare per quello che
un giorno si beccherà
una pallottola in testa

PROVA 3

non volevo altro che passare,
in fondo, per quello che
un giorno si beccherà
una pallottola in testa

PROVA 4

non ho mai voluto altro,
in fondo, che passare
per quello che un giorno
si beccherà
una pallottola in testa

PROVA 5

in fondo non ho mai voluto
altro che passare per quello
che un giorno si beccherà
una pallottola in testa

PROVA 6

mai voluto altro che
essere quello che
si beccherà
una pallottola in testa

PROVA 7

non ho mai voluto altro
che essere quello che si beccherà
una pallottola in testa

PROVA 8

non ho mai voluto che
passare per quello che
si beccherà una pallottola in testa

PROVA 9

non ho mai voluto che
essere quello che
si beccherà una pallottola in testa

PROVA 10

non ho mai voluto che passare
per quello che alla fine
si beccherà una pallottola in testa

 

Enrico Gullo è nato a Palermo nel 1990. Vive e studia storia dell’arte e storia della scienza a Pisa

 

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