“Loro chi?”

 

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Fabio Bonifacci è uno degli sceneggiatori più significativi italiani nel campo delle commedie. Autore degli script di “Si può fare”, “Diverso da chi?”, “Benvenuti al Nord”, “Il principe abusivo” e “Amiche da morire”, solo per fare degli esempi, ha anche avviato una intelligente riflessione sui meccanismi narrativi, visibile sul suo sito Internet http://www.bonifacci.it/, con un corso di scrittura gratuito. Oltre a essere scritto da Bonifacci, “Loro chi?” vede anche l’esordio come regista dello stesso sceneggiatore, che firma la direzione con Francesco Micciché, più esperto in campo televisivo.

Ben costruita proprio sul piano della scrittura, la commedia si distingue per il ritmo agile, per alcune intuizioni e per la coppia Marco Giallini-Edoardo Leo, a tratti irresistibile. “Loro chi?” è un gradevole gioco sulla narrazione e i suoi punti di svolta, a partire dall’incipit, e si inserisce in una tradizione cinematografica americana e italiana di tragicomici racconti su truffe, vittime e amabili truffatori, con osservazioni acute (la manipolazione che trova nel desiderio del truffato il suo alleato più potente) e momenti divertenti. Non mancano gli spunti legati alla precarietà economica, gli omaggi alla commedia all’italiana e ai suoi mattatori e il rimescolamento dei generi (compresi l’action movie e la burla farsesca).

Quasi tutti i ruoli marginali funzionano: dalla partecipazione degli esperti Antonio Catania (editor sommerso dai romanzi degli aspiranti scrittori) e Ivano Marescotti (l’industriale paranoico nei confronti dei concorrenti cinesi) alle attraenti Catrinel Marlon e Lisa Bor, complici del truffatore Marcello (Giallini), capace di assumere più ruoli, dal cameriere balbuziente all’ufficiale dei carabinieri.

Tuttavia, rimane la sensazione di un rischio troppo calcolato sul piano del risultato. Come spesso accade in Italia, si evita di spingere il pedale su elementi tematici più corrosivi e originali, sul piano della visione filmica e della sceneggiatura, per non disorientare il pubblico. Così “Loro chi?” non si inoltra in terreni meno consueti e, pur divertendo, con una sorpresa finale legata al gioco sulla narrazione e al bluff della scrittura, evita di stimolare maggiori interrogativi e riflessioni. Bonifacci è bravo e può osare di più.

Marco Olivieri

Dal settimanale “Centonove Press” del 26 novembre 2015

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