Variazioni sul tema dell’ombra nella pittura di Caravaggio (8)

di Daniela Pericone

RIPOSO NELLA FUGA IN EGITTO 1

Caravaggio, Riposo nella fuga in Egitto, 1595-1596 (Roma, Galleria Doria Pamphilj)

Nell’opera Riposo nella fuga in Egitto viene ritratta nelle vesti della Madonna la stessa modella della Maddalena penitente. Ma è l’unico elemento in raccordo tra le due opere, poiché la tela del Riposo riproduce una scena dall’atmosfera quasi idilliaca, ambientata all’aperto e rischiarata dal sole (tra le poche del genere in Caravaggio), sullo sfondo di una natura rigogliosa che rimanda alle forme del paesaggio romano.

Sul lato destro la Madonna e il Bambino riposano raccolti nella quiete di un abbraccio che sembra isolarli e preservarli da ogni affanno, mentre sulla sinistra un vecchio e umile San Giuseppe è raffigurato nell’atto di porgere uno spartito musicale allo sguardo di un soavissimo angelo che suona il violino. Posta di spalle al centro della composizione, la figura dell’angelo, dall’incarnato luminoso e avvolto nell’onda di una ancor più candida veste, è fulcro della visione e custode del significato simbolico e spirituale dell’opera.

Sullo spartito è riportato, ben leggibile, un brano del musicista franco-fiammingo Noël Bauldewijn composto sul testo del Cantico dei Cantici, Quam pulchra es et quam decora, dialogo amoroso tra sposo e sposa che ammanta l’opera di un’aura di languida sensualità. Natura e arte, umano e divino si fondono a comporre l’armonia di una visione dai toni elegiaci, lontana dalle consuete note drammatiche della pittura di Caravaggio. Un varco al tepore del sentimento d’amore, una distensione del respiro, una sorta di tregua nei fuochi della battaglia.


Cantico dei Cantici

Quam pulchra es et quam decora,

charissima, in deliciis!

Statura tua assimilata est palmae,

 et ubera tua botris.

Caput tuum est Carmelus,

collum tuum sicut turris eburnea.

 

Veni, dilecte me, egrediamur in agrum;

videamus si flores fructus parturiunt,

si florebunt mala punica;

ibi dabo tibi ubera mea.

 

*

 

Quanto sei bella e quanto vaga,

o mia carissima prediletta!

La tua statura assomiglia a una palma,

e i tuoi seni a grappoli d’uva.

Il tuo capo è simile al Carmelo,

il tuo collo a una torre eburnea.

 

Vieni o mio diletto, usciamo nei campi,

vediamo se i fiori hanno generato i frutti,

se sono fioriti i melograni;

là ti darò il mio seno.

 

(Ct 7, 6-12)

  

 RIPOSO NELLA FUGA IN EGITTO 4

Caravaggio, Riposo nella fuga in Egitto, particolare, 1595-1596 (Roma, Galleria Doria Pamphilj)

Un pensiero su “Variazioni sul tema dell’ombra nella pittura di Caravaggio (8)

  1. Che meraviglia questo dipinto ove pace e serenità si fondono in un equilibrio perfetto tra natura e spirito, tra umano e divino. Il cromatismo è sublime e il Cantico bellissimo. Quale armonia, quale magnifica, tangibile perfezione che non mortifica il reale, anzi lo esalta.

    Rosaria Di Donato

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