“Angusti spazi celesti” – “Polvere”: di Giuseppe Costanzo

Invito alla lettura di un appassionante rincorrersi di avvenimenti: guardarsi dentro aldilà dell’ovvio, di ciò che ci si aspetta e non accadrà, si ribalterà, sorprenderà, sempre. Questo e molto altro nei due testi di Giuseppe Costanzo: natio di Panarea (Isole Eolie), dal 1992 è residente in Parabiago (Milano). Gli studi nautici e le prime affermazioni professionali lo conducono per mare come ufficiale nella marina mercantile. Poi, un giorno, decide che è tempo di fermarsi, intraprendere un nuovo cammino sulla terra ferma e mette radici a Milano.

La sua prima pubblicazione è del 2013: “Angusti spazi celesti” è una corsa contro quel tempo a cui, quotidianamente, restiamo sottomessi: compito dei protagonisti della trama è scovare il sottile filo che unisce persone sconosciute, con vite distinte ma fortemente intrecciate, oltre ogni distanza geografica. Fantascienza, avventura, esseri e mondi paralleli – extra-terrestri (?) – che governano fatti, azioni, umori ed amori. Tutto è un tutto sospeso – in una narrazione che scorre su due binari alterni – attraverso un dire che fugge vorticoso, crudo e reale;  Lettura molto scorrevole che non fa percepire le sue 700 pagine quasi.

Nessuna delle persone rapite trent’anni prima o anche durante l’ultimo mese, si rese conto dell’assenza dal proprio posto, né della durata del tempo trascorso. Tutto continuò nella più assoluta normalità … Restava per tutti il ricordo di un sogno molto lontano, strano e complesso e la sparizione di qualsiasi malanno … Non erano le uniche persone ad aver conosciuto un posto come Staamadgrad. Però erano le uniche persone al mondo a conoscerne la vera storia … Custodi di un segreto diverso per ognuno di loro … per tutti rimaneva il vivido ricordo latente di angusti spazi celesti. Per sempre”. (Da “Angusti spazi celesti”, Giuseppe Costanzo, Munari edizioni)

Nel 2015, Costanzo pubblica il secondo racconto dal titolo “Polvere”: la lotta eterna tra il bene ed il male nelle avventure di sette amici coinvolti nel progetto malefico di una mente malata e contorta. Ad accompagnare i protagonisti, la sete di giustizia ed il forte desiderio di riscatto: tra questi. anche l’autore, ben nascosto nei panni del personaggio che aprirà la narrazione, Augusto Genfi: una curiosa serie di coincidenze e di imprevisti per sette persone al servizio del bene (quasi 330 pagine)

“A bordo del suo scooter, l’uomo si lasciava la convulsa viabilità cittadina alle spalle, dirigendosi verso la zona in cui Omero aveva collocato Cariddi. Il punto di incontro dei due Mari … Un miscelare e ribollire tra le fredde acque, di un blu intenso, dello Ionio con quelle più calde, quiete e verdi del Tirreno”. (Da Giuseppe Costanzo “Polvere”, Munari edizioni)

Marta Cutugno

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