Carteggi juke-box: Take Me To Church – Hozier

di Marta Cutugno

There is no sweeter innocence than our gentle sin

In the madness and soil of that sad earthly scene
Only then I am Human
Only then I am Clean
Amen. Amen. Amen. Amen.

Amore: quel “meraviglioso annullarsi”, “la morte di tutto” – dolce finire e dolce rinascere – non conosce ne comprende distinzioni di genere. Quando una canzone diventa grido oscuro di denuncia contro l’omofobia – vera malattia, deviazione e crimine – l’amorosa complicità di testo, musica ed immagini, colpisce ed affonda le coscienze. Stiamo parlando di Take Me To Church, pezzo di grande impatto di Andrew Hozier-Byrne, in arte Hozier.

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Estratto come singolo dall’omonimo EP e pubblicato il 13 settembre 2013, già al debutto, il brano ha raggiunto la prima posizione ITunes ed un secondo posto nella classifica ufficiale dei singoli più venduti. Ma il successo a livello internazionale è giunto a metà del 2014, soprattutto grazie alla diffusione virale in rete ed a Spotify (ottenute 100 milioni di visualizzazioni ed oltre), con picchi nelle classifiche di tutta Europa – prima in Italia – fino ad un terzo posto nella Billboard Hot 100 americana. Candidato per “la canzone dell’anno” alla 57esima edizione dei Grammy Awards, è stato anche impiegato come colonna sonora per uno dei trailer ufficiali del film Fury (2014).

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Hozier scrive la canzone subito dopo la fine della relazione con la prima ragazza; nell’immediato, impronta una registrazione nella mansarda di casa ed in seguito effettua una più accurata incisione presso uno studio di Dublino, mantenendo, però, la traccia vocale originale.
Il giovane cantautore irlandese – cresciuto nella contea di Wicklow, figlio di un musicista blues e visceralmente legato agli scrittori irlandesi, primo fra tutti James Joyce – da bambino, ascoltava John Lee Hooker e Muddy Waters e si lasciava cullare dalle suggestioni dei canti gospel, del Delta blues, del jazz, della musica afro-americana: tutte influenze che giocarono un ruolo decisivo nella costruzione del suo personale stile.

Il pezzo ha tutte le caratteristiche del grande successo. Il susseguirsi degli accenti nei diversi tempi musicali impiegati e la voce dal timbro profondo danno sostanza alle parole del testo, metafora religiosa di una salvezza impossibile – “Sono nato malato ma lo amo; ordinami di stare bene. Amen” – così come impossibile è quel maltrattato legame alla gogna.

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Il video è stato pubblicato il 25 settembre 2013: diretto da Brendan Canty e girato presso la diga Inniscarra Dam, nella contea di Cork in Irlanda, ha ottenuto notevole riscontro mediatico per la sequenza di dure immagini, tutte in bianco e nero: protagonisti, due ragazzi omosessuali, innamorati e perseguitati da un gruppo estremista. L’amore semplice – che universalmente investe, si veste di sguardi e brucia di baci – è trascinato al rogo, calpestato nella dignità, considerato malato. Hozier, ragazzo cresciuto nella cattolica Irlanda, ha ovviamente mosso le sue riflessioni rispetto al rigore e all’influenza della Chiesa sulle coscienze e sulla società; allo stesso tempo, l’attacco si estende a tutte le istituzioni sociali ed ideologiche – non soltanto quelle ecclesiali – che non riconoscono la naturalità e l’umanità di un atto d’amore, riconducendolo ad una colpa, un peccato da fuggire ed espiare.
Lontano dall’assumere posizioni strettamente di parte, il cantautore ha, più volte, affermato: “Per me non è una questione gay o una questione di diritti civili. È una questione di diritti umani”.

Guarda il video e Ascolta “Take Me To Church”

My lover’s got humour
She’s the giggle at a funeral
Knows everybody’s disapproval
I should’ve worshipped her sooner

If the heavens ever did speak
She’s the last true mouthpiece
Every Sunday’s getting more bleak
A fresh poison each week

“We were born sick”, you heard them say it

My Church offers no absolutes
She tells me, “Worship in the bedroom.”
The only heaven I’ll be sent to
Is when I’m alone with you.

I was born sick,
But I love it
Command me to be well
Amen. Amen. Amen. Amen.

Take me to church
I’ll worship like a dog at the shrine of your lies
I’ll tell you my sins and you can sharpen your knife
Offer me that deathless death
Good God, let me give you my life

If I’m a pagan of the good times
My lover’s the sunlight
To keep the Goddess on my side
She demands a sacrifice

Drain the whole sea
Get something shiny
Something meaty for the main course
That’s a fine looking high horse
What you got in the stable?
We’ve a lot of starving faithful

That looks tasty
That looks plenty
This is hungry work

Take me to church
I’ll worship like a dog at the shrine of your lies
I’ll tell you my sins so you can sharpen your knife
Offer me my deathless death
Good God, let me give you my life

No Masters or Kings
When the Ritual begins
There is no sweeter innocence than our gentle sin

In the madness and soil of that sad earthly scene
Only then I am Human
Only then I am Clean
Amen. Amen. Amen. Amen.

Take me to church
I’ll worship like a dog at the shrine of your lies
I’ll tell you my sins and you can sharpen your knife
Offer me that deathless death
Good God, let me give you my life.

Foto: Screenshots del video

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