Per i prossimi appuntamenti con il pubblico, una lunga serie di sold out aspetta i “Lumineers, gruppo americano in forte ascesa. Un trio polistrumentale, the Lumineers sono Wesley Schultz (voce, chitarra), Jeremiah Fraites (batteria, percussioni, mandolino, voce), Neyla Pekarek (violoncello, mandolino, pianoforte, voce). Il gruppo si è formato nel 2005 dall’incontro tra i due amici Schultz e Fraites con la violoncellista Neyla Pakarek, la quale fu la prima a presentarsi ad un annuncio che i due squattrinati compagni di viaggio fecero pubblicare appena trasferiti dal New Jersey a Denver, in Colorado. Il loro stile definito spesso “rustico”, proteso al recupero della tradizione, alla riscoperta delle radici, ha creato una nuova generazione di ascoltatori più vicini ai generi folk-rock e alternative-rock. L’impatto immediato delle loro melodie, che sembrano appartenere a un tempo indefinito dal sapore folk nel senso più stretto del termine (di fatto ogni esibizione è per i tre artisti una vera e propria occasione di festa e partecipazione con il pubblico), è la chiave del loro successo. Senza troppi fronzoli e effetti acustici artificiali, i tre usano parole semplici, testi fin troppo elementari – “io appartengo a te, tu appartieni a me, sei il mio dolce amore” – , per esprimere sentimenti universali come in una nenia d’amore tra finito e incompiuto. Il resto lo fanno una chitarra, un mandolino e un cembalo, che ricamano intorno alla voce di Schultz un abito rock-pop-folk per una canzone che dura poco meno di due minuti e mezzo. Gli accenti “Ho” ed “Hey” si alternano accompagnando la melodia e contrappendovisi, come una vera e propria pacca amicale sulla spalla che invita l’ascoltatore e chiunque abbia perso l’amore a non perdere mai la speranza di nuova vita e passione. La canzone che li ha condotti al successo nel 2011 è Ho Hey, colonna sonora della serie televisiva Hart of Dixie e nel 2012 disco d’oro.